La selezione del personale alla Sasi, ancora oggetto di polemiche. Il Presidente Gianfranco Basterebbe respinge le accuse e torna a chiarire tutti gli aspetti dell’iter seguito

“Non pensavo di dover tornare per l’ennesima volta su un argomento che abbiamo spiegato, chiarito, illustrato in tutti i suoi aspetti, ma evidentemente c’è ancora chi fa finta di non capire e cerca di mantenere alta l’attenzione su una questione che non ha niente di oscuro. Non ci sono zone d’ombra nell’avviso di selezione, tanto meno nell’iter che ha portato al reclutamento di altro personale alla Sasi.”
Il Presidente Gianfranco Basterebbe ribadisce ancora una volta, dopo aver affrontato la questione in molte sedi, che tutto si è svolto nel pieno rispetto della normativa e secondo i criteri stabiliti dalla legge per quanto riguarda le società a controllo pubblico che possono stabilire propri provvedimenti, criteri e modalità per il reclutamento di personale. E così è stato fatto, tenendo ben presente, e non poteva essere altrimenti, la situazione e le concrete esigenze della società.
“Questo Consiglio di Amministrazione non ha assunto nessun interinale, i contratti di somministrazione che abbiamo ereditato sono quelli firmati dalle varie amministrazioni che si sono succedute, sia di centro destra che di centro sinistra – puntualizza Basterebbe – noi abbiamo scelto di mettere mano a una situazione che si trascinava da oltre 10 anni e di farlo seguendo i criteri e il dettato della legge. Abbiamo scelto di offrire un’opportunità, abbiamo bandito per 67 unità proprio perché questo è il numero indispensabile a proseguire il servizio senza problemi e interruzioni. Tra i requisiti richiesti, lo ripeto ancora, abbiamo inserito l’esperienza a rete fisica, proprio per la specificità del servizio, persone senza esperienza avrebbero dovuto seguire corsi di formazione con dispendio di tempo che inevitabilmente avrebbe inciso sull’attività della società. Tutti i candidati sono stati sottoposti a una prova scritta com punteggio definito e una prova orale, aperta al pubblico. Tengo pure a precisare – continua il Presidente – che la prova scritta era un questionario con domande a punteggio stabilito, quindi senza libere interpretazioni o giudizi discrezionali, solo la mera attribuzione di un punteggio a seconda della risposta più o meno esatta”.
Non trascura nessun dettaglio Gianfranco Basterebbe, l’auspicio è di fare chiarezza una volta per tutte, di dissipare i dubbi e di non alimentare fraintendimenti ed equivoci.
“Non mi aspettavo, nè pretendo applausi per quanto questo Cda ha fatto e sta facendo, ma nemmeno immaginavo che si scatenasse una polemica tanto infuocata quanto strumentale e che in perfetta mala fede si cercasse di creare un clima di sospetto facendo ipotizzare imbrogli e favoritismi. Questo non ci appartiene, voglio anche precisare che noi non abbiamo stabilizzato nessuno anche se nel pubblico è una pratica diffusa e frequente e nessuno ha da ridire. Abbiamo, lo ripeto per l’ennesima volta, solo preso nella giusta considerazione la situazione esistente e abbiamo come ho detto, offerto una possibilità. Mi chiedo, stando al comunicato del consigliere Febbo che sembra aver concentrato tutto il suo tempo su questa selezione, perché i dipendenti del Cotir avrebbero più diritto degli interinali della Sasi”.
E Basterebbe rassicura anche quelli che ipotizzano misteri e segreti. “Non ci sono misteri da svelare, come abbiamo proceduto a comunicare i risultati della selezione così comunicheremo appena saranno espletate le procedure richieste, il nome del direttore generale. Nessun segreto, solo la necessaria discrezione e e la riservatezza che questi casi impongono. Discrezione e rispetto che a quanto pare non sono stati usati da chi mira a creare confusione e a stravolgere la verità, pubblicando i nomi degli idonei e dei non idonei, mettendoli alla berlina senza alcun riguardo, solo per colpire la Sasi. Un interrogativo, in effetti, alberga anche qui e sono convinto che difficilmente troverà una risposta chiara. A chi giova tutto questo?”.