COMUNICATO STAMPA Sasi- Alla presenza di oltre 500 ragazzi si è tenuta questa mattina, a Lancianofiera, la cerimonia di premiazione del concorso “C’era una volta l’acqua” |
Centocinquanta classi, quasi 2000 ragazzi coinvolti: sono numeri importanti che raccontano anche quest’anno la numerosa partecipazione al concorso “C’era una volta l’acqua” promosso dalla Sasi con l’obiettivo di avvicinare e sensibilizzare le nuove generazioni all’uso corretto e consapevole dell’acqua. Questa mattina in un’atmosfera di festa, nel padiglione 3 di Lancianofiera, si è svolta la premiazione tra il vociare allegro e incontenibile dei più piccoli e la soddisfazione e l’orgoglio dei docenti e pure di numerosi amministratori che hanno voluto portare il loro saluto ed esserci in questa speciale e significativa occasione.
Le immagini create con la sabbia dalla fantasia e dalle mani sapienti di Oscar di Sand Art hanno aperto la kermesse, nel segno dell’arte e dell’originalità come lo sono stati i lavori arrivati numerosi alla sede della Sasi. I disegni per quanto riguarda le prime tre classi delle elementari mentre le quarte e le quinte sono state chiamate a elaborare un componimento. Foto e video l’impegno chiesto ai più grandi, agli alunni della scuola secondaria di primo grado. Lavori che diventano ogni anno più interessanti tanto che per la giuria presieduta dalla psicologa Simona Presenza con Alessandro Lanci, presidente di Nuovo senso Civico e Silvia Ferrante presidente del Centro documentazione conflitti ambientali, non è stato facile selezionare i vincitori proprio per la qualità e la capacità espressiva delle opere. I ragazzi grazie alla vicinanza e al sostegno dei docenti, nonché alle lezioni tenute in alcune classi dai volontari di Legambiente e WWf, sono riusciti ad esprimere con efficacia e creatività l’importanza del corretto uso dell’acqua. Che non va sprecata.
A questa edizione, la quarta, si è aggiunto un momento di particolare emozione nel ricordo dell’architetto Aurelio Falconio. Una targa a suo nome farà bella mostra in un pozzo realizzato in Etiopia dalla Sasi in collaborazione con l’associazione Progetto Etiopia Onlus presieduta da Angelo Rosato che questa mattina ha mostrato ai ragazzi immagini di quella parte di mondo dove l’acqua è un lusso, per la maggior parte inaccessibile. Molto, comunque, è stato fatto con l’impegno dell’associazione che ora può aggiungere un altro tassello grazie alla Sasi, ma soprattutto alla generosità e allo spirito di solidarietà dell’architetto Falconio che aveva già avviato questa collaborazione. Applausi e commozione hanno sottolineato questo momento. Presenti i familiari, i genitori di Aurelio, la moglie Silvia e la figlia.
Dopo il saluto della presidente di Lancianofiera Ombretta Mercurio che ha ribadito l’efficacia di queste iniziative si sono succeduti gli interventi. A cominciare dal presidente Gianfranco Basterebbe “Anche questa edizione si è rivelata un successo sia per la massiccia partecipazione che per i lavori prodotti, tutti degni di nota, segno dell’impegno profuso dai docenti, dalle associazioni ambientaliste e dai dipendenti e collaboratori della Sasi. Tutti hanno contribuito alla riuscita di questa manifestazione che ha davvero un profondo significato. Sono convinto che bisogna sensibilizzare le nuove generazione per costruire una cultura di rispetto e di attenzione all’ambiente che ci circonda e l’acqua è un bene vitale”.
“E’ stato coinvolgente e di grande interesse anche per noi vedere l’impegno non solo cognitivo ma anche emotivo dei docenti e degli alunni che hanno costruito ed espresso il loro talento con opere artistiche – ha evidenziato Simona Presenza – cogliendo pienamente il tema da rappresentare. Si tratta di un progetto utile e prezioso anche per noi della giuria che abbiamo potuto esaminare i loro lavori e comprendere quanto sia stato vero e autentico lo studio che ha preceduto l’opera finale. Avere attenzione e cura per tutto ciò che ci circonda è fondamentale, è un segno di responsabilità e di crescita, è un percorso davvero importante – ha detto rivolgendosi proprio ai ragazzi – per voi stessi e per l’intera comunità. Sono entrata più volte nelle scuole è il miglior approccio è sicuramente favorire il dialogo anche attraverso la creatività, ritengo questo un ottimo metodo, un modo costruttivo e concreto per avvicinare anche i più piccoli a temi rilevanti come è appunto l’utilizzo dell’acqua”. Un bene vitale ma che non è illimitato e quindi il suo uso deve essere corretto, senza inutili sprechi. Un messaggio che è stato pienamente recepito grazie a questo progetto fortemente voluto da Manuela Carlucci, direttore area commerciale e amministrativa della Sasi che ha creduto nella validità di questa formula.
“La collaborazione, iniziata lo scorso anno, con le associazioni ambientaliste ha ulteriormente arricchito il nostro progetto – ha rimarcato la Carlucci – i ragazzi hanno mostrato una grande attenzione ai temi legati alla tutela dell’ambiente come hanno raccontato le volontarie delle associazioni che hanno tenuto lezioni in diverse classi. E questo è un segnale importante, che non va trascurato, ma alimentato attraverso iniziative capaci di stimolare interesse e curiosità. I lavori arrivati, ne sono la testimonianza. Ringrazio tutti, un grazie particolare alla mia collaboratrice Veronica Di Giuseppe che ha curato la manifestazione, senza trascurare nessun dettaglio”.
I rappresentanti delle associazioni ambientaliste hanno commentato favorevolmente l’intero progetto, assicurando il loro fattivo impegno anche per le prossime edizioni.