COMUNICATO STAMPA – La Sasi incontra i sindaci dei Comuni alimentati dalla sorgente del Verde. |
Un confronto serrato e costruttivo quello che si è tenuto tra i sindaci e il presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe. Al centro della discussione la situazione drammatica legata alla mancanza d’acqua. L’incontro sollecitato dal sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio si è tenuto proprio nella sala del teatro della cittadina adriatica. Presenti una ventina di sindaci dei comuni alimentati dalla Sorgente del Verde e il presidente Basterebbe accompagnato dall’architetto Giuseppe Fiorillo, dell’area tecnica della società e responsabile della parte progettuale che ha puntualizzato e chiarito gli aspetti relativi ai progetti realizzati e in corso.
“Tempestività e chiarezza in merito alla comunicazione su rotture e interruzioni del servizio”è stata la prima richiesta dei sindaci che si trovano quotidianamente a rispondere alle lamentele e alle proteste dei cittadini che vivono da settimane una condizione di forte disagio. Senza acqua per molte ore al giorno è la situazione di alcuni centri dell’area vastese come Monteodorisio con la sindaca Catia Di Fabio che ha rappresentato una situazione di vera e propria emergenza, stesso scenario per il sindaco di San Buono. Tutti, comunque, hanno evidenziato problemi e difficoltà e soprattutto chiedono alla Sasi di essere messi nelle condizioni di fornire risposte chiare all’utenza. E il presidente Gianfranco Basterebbe che non si è mai sottratto ai confronti e che ha da sempre privilegiato il dialogo ha mostrato anche stavolta una profonda e concreta attenzione nei confronti delle problematiche emerse. Difficoltà di cui si è detto da giorni consapevole e pur comprendendo le ragioni dei sindaci (ruolo che conosce bene per essere stato il primo cittadino di San Vito Chietino negli anni 90) non ha potuto non ribadire la gravità oggettiva della situazione.
“Se non ci saranno nevicate la situazione continuerà a peggiorare, e questo è un fatto non voglio scaricare le responsabilità sugli effetti climatici, ma la siccità prolungata e soprattutto l’assenza di precipitazioni nevose stanno prosciugando le sorgenti. Quella Del Verde può contare solo sulla neve – ha rimarcato Basterebbe – noi stiamo facendo tutto il possibile, capisco davvero i vostri problemi e non li stiamo affatto ignorando, ma ci troviamo ad operare in una condizione che è complicata anche per noi. Cercheremo di migliorare anche la comunicazione relativa alle rotture e alle conseguenti interruzioni della fornitura, tengo però a sottolineare che questa situazione non riguarda solo noi, ma il Paese. Basti pensare che negli ultimi 30 anni dallo Stato non è arrivato un centesimo per la risorsa idrica, il 47 per cento delle tubature sono di 50 anni fa, il 22 per cento risalgono addirittura a 80 anni fa. E il nostro territorio rispecchia purtroppo questo scenario con tubi e condotte fatiscenti, noi ci siamo attivati senza perdere tempo – ha continuato il presidente – siamo riusciti a ottenere contributi e finanziamenti più di tutti gli altri gestori abruzzesi messi insieme. Abbiamo fatto tutto celermente tanto da guadagnarci una premialità di 8 milioni di euro. Continuiamo con buoni risultati il lavoro di ricerca perdite, attualmente sono 5 le squadre a lavoro”. Ma come risolvere il problema della mancanza d’acqua in quei centri che patiscono più di altri? E dispongono di poche ore al giorno di fornitura idrica? Il problema non è di facile soluzione. Non ci sono bacchette magiche, ne ricette miracolose, ma da parte della società c’è la volontà a individuare tutte le azioni per contenere i disagi. “Per aumentare alcuni litri al secondo nei paesi del vastese dobbiamo chiudere quasi tutti gli altri centri e questo potrebbe creare un disequilibrio nei serbatoi – ha puntualizzato Basterebbe – ma oggi ci proviamo, almeno per concedere un po’ più di respiro a chi da tempo ha i rubinetti a secco. Ma è un palliativo non la soluzione”. E “come si può promuovere il turismo se manca l’acqua? Altro argomento sollevato nel corso dell’incontro. “Finora siamo riusciti a non penalizzare troppo le località di mare, che però potrebbero cominciare a risentire di una situazione che si fa sempre più seria” ha detto il Presidente.
Sono stati ricordati i progetti legati alla realizzazione della terza condotta Fara San Martino – Casoli e Casoli – Scerni con 32 milioni di euro del PNRR e il Potabilizzatore con circa 19 milioni di euro, oltre ai 14 milioni e mezzo per il progetto di ricerca perdita. “Siamo in graduatoria come interventi prioritari per il finanziamento del PNIISI di 12 milioni e mezzo di euro per completare il progetto di ricerca perdite su tutta la rete e 80 milioni di euro per la sostituzione delle reti – ha spiegato l’architetto Fiorillo – stiamo procedendo con i progetti esecutivi per essere pronti a settembre e avere le necessarie autorizzazioni e quindi la disponibilità del finanziamento”.
E a conclusione i sindaci hanno espresso la volontà a collaborare e a stilare tutti l’ordinanza che vieta l’uso non corretto dell’acqua potabile, si sono impegnati a un maggiore controllo, nonché a stilare un documento da inviare a Regione e Governo nazionale rappresentando la situazione di grave emergenza. E il presidente si è impegnato a procedere con azioni e interventi, migliorando gli aspetti che risultano ancora critici, senza però dimenticare che si sta vivendo una condizione di strema gravità. “Si è rivolta purtroppo poca attenzione a un bene prezioso e non illimitato come l’acqua, ma meglio tardi che mai – ha commentato alla fine Basterebbe –e quindi dobbiamo cominciare a farne un uso consapevole pensando anche a chi di acqua ne ha sempre meno. Noi come Sasi continueremo a fare la nostra parte, per il bene del territorio che gestiamo”.